Bando Riparto: welfare e conciliazione per favorire l’occupazione femminile
L’Avviso pubblico #RiParto (bando Riparto) ha l’obiettivo di attuare azioni di Welfare per sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici dopo il periodo di maternità, mettendo a disposizione delle aziende un plafond di 50 milioni di euro.
La misura finanzia progettualità , strumenti ed azioniche favoriscano la conciliazione famiglia-lavoro, il work-life balance, con un’attenzione particolare al periodo del rientro al lavoro.
Bando Riparto: destinatari
– le imprese, ai sensi dell’articolo 2082 c.c e dell’articolo 2083 c.c., aventi sede legale o unità operative sul territorio nazionale;
– i consorzi e i gruppi di società collegate o controllate ai sensi dell’articolo 2359 c.c.
– Imprese, consorzi e gruppi di società collegate o controllate possono partecipare anche in forma associata con altri soggetti aventi gli stessi requisiti richiesti dall’Avviso per i partecipanti singoli, costituendosi in associazione temporanea di scopo (ATS), contratto di rete o associazione temporanea d’impresa (ATI) e individuando un capofila che presenti una unica domanda di finanziamento, un unico progetto ed un unico piano finanziario.
In caso di ammissione, il finanziamento sarà erogato al soggetto capofila e da questi ripartito tra i soggetti partecipanti, in base a quanto dichiarato nella domanda.
Bando Riparto: risorse disponibili
L’agevolazione è un contributo a fondo perduto con queste caratteristiche:
- Micro imprese (con meno di 10 dipendenti e i cui ricavi siano uguali o inferiori ai 2 milioni di euro), progetti ammissibili tra un minimo di euro 15.000 € e un massimo di euro 50.000 € . Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 10% del totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente;
- Piccole Imprese (con meno di 50 dipendenti e i cui ricavi siano uguali o inferiori a 10 milioni di euro), progetti ammissibili tra un minimo di euro 30.000 € e un massimo di euro 100.000 €). Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 15% del totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente;
- Medie imprese (con un numero di dipendenti che va dalle 50 alle 250 unità e i cui ricavi siano uguali o inferiori a 50 milioni di euro), progetti ammissibili tra un minimo di euro 80.000 € e un massimo di euro 250.000 € Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 20% del totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente;
- Grandi imprese (imprese con più di 250 dipendenti e i cui ricavi siano superiori a 50 milioni di euro), progetti ammissibili tra un minimo di euro 200.000 € e un massimo di euro 1.000.000 € . Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno il 30% del totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dal soggetto proponente.
Cosa finanzia il Bando Riparto
L’obiettivo del bando Riparto è incentivare lo sviluppo di progetti capaci di fornire un sistema integrato di strumenti quali benefit, facility e servizi alla persona per supportare la risoluzione di problematiche comuni alle lavoratrici madri dopo l’arrivo di un nuovo figlio, con particolare riferimento ai primi 1000 giorni di vita.
Le proposte progettuali devono prevedere azioni, nuove o sostanzialmente modificate rispetto alle progettualità ed azioni già in essere in azienda e incluse nelle seguenti aree di intervento:
- supporto all’assunzione del nuovo ruolo genitoriale in un’ottica di armonizzazione della vita privata e lavorativa, e comprese iniziative di sostegno psicologico e fisico;
- incentivi economici finalizzati al rientro al lavoro dopo il parto/adozione;
- formazione e aggiornamento per l’accompagnamento al rientro al lavoro dopo il parto/adozione.
Le proposte progettuali potranno riguardare una o più azioni coerenti tra loro, anche in considerazione delle dimensioni aziendali e del contesto lavorativo di riferimento, tra cui:
- Banca del tempo
- Telelavoro o Smart working
- Part Time
- Permessi e congedi aggiuntivi
- Incentivi alla natalità con contributi economici aggiuntivi
- Iniziative di formazione e aggiornamento
- Servizi di supporto alla famiglia
- Creazione di asili nido e/o scuole dell’infanzia aziendali
- Il sostegno alla fruizione di servizi educativi per l’infanzia
- rimborso delle spese per servizi di baby sitting,
- rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di prodotti per l’infanzia
- Sostegno psicologico e fisico
- Time saving (es. servizi di maggiordomo aziendale, lavanderia e stireria aziendali, consegna farmaci, spesa, pacchi in azienda etc.)
- Flexible benefit aggiuntivi
L’elenco non è esaustivo e rappresenta esempi di azioni da sviluppare.
Bando riparto: le tempistiche
Il termine per l’inoltro dei progetti è prevista per il 30 settembre 2022, ore 12:00.
I progetti avranno una durata di 24 mesi e potranno essere avviato dopo la accettazione della domanda.
di riferimento
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