Employer branding: le risorse umane come asset strategico
L’employer branding, ossia la capacità di essere attrattivo come luogo di lavoro, rappresenta oggi un importante asset strategico per le aziende di ogni dimensione.
Saper attrarre talenti e insieme fidelizzare i propri dipendenti grazie a un clima aziendale positivo e a programmi di valorizzazione delle risorse umane è la chiave per crescere come azienda.
Il fenomeno delle grandi dimissioni
In un periodo storico fortemente caratterizzato da incertezza e cambiamento, assistiamo da qualche mese al fenomeno delle “Grandi Dimissioni”, un processo che consiste in un numero elevato di dimissioni, spesso da parte dei talenti migliori di un’azienda alla ricerca di condizioni di lavoro più vantaggiose. In particolare, uno studio McKinsey rivela che il 40% dei lavoratori a livello mondiale è intenzionato a cambiare lavoro nei prossimi mesi, e, secondo le rilevazioni del Ministero del Lavoro, nel nostro Paese fra aprile e giugno 2021 quasi mezzo milione di risorse ha scelto di licenziarsi.
Come gestire, quindi, questo fenomeno e ridurre l’eventuale volatilità del personale?
Per mantenere e, se possibile, aumentare il proprio vantaggio competitivo, le aziende devono saper applicare le logiche del marketing non più solo verso i propri clienti ma anche verso i potenziali dipendenti, attraendo le risorse a maggior talento e fidelizzandole alla propria struttura.
Cos’è l’employer branding?
L’Employer Branding è quella strategia di posizionamento dell’azienda non più in relazione ai prodotti e servizi che vende al cliente ma in relazione al clima aziendale e alla propria attrattività come luogo di lavoro.
Secondo i dati LinkedIn il 75% dei potenziali candidati effettua ricerche sulla reputazione dell’azienda prima di candidarsi per una posizione e circa il 70% dei candidati non accetterebbe un’offerta da un datore di lavoro con una cattiva reputazione.
Per questa ragione, far emergere chiaramente e saper comunicare quell’insieme di attributi e qualità, spesso intangibili, che definiscono l’immagine e la reputazione dell’organizzazione diventa fondamentale per essere più competitivi nello scenario della ricerca di personale qualificato.
Cosa comunicare per essere più attrattivi
Come detto, sempre più spesso, un candidato, prima di proporsi per una posizione lavorativa si informa rispetto alla reputazione dell’azienda e alla soddisfazione degli attuali dipendenti.
Comunicare efficacemente l’identità aziendale e la cultura organizzativa (valori, mission, vision, progetti di talent management…) è funzionale a generare un vero e proprio sentimento di appartenenza ed inclusione nonché di connessione tra l’azienda e il candidato.
Ritrovarsi negli stessi valori, infatti, è la prima chiave di successo della futura collaborazione.
Il secondo step è la valutazione, in sede di colloquio, di leve importanti come il welfare e lo smartworking, oggi elementi essenziali in una strategia di attrazione di nuovi talenti.
L’employer branding è un percorso
Una delle sfide più grandi che oggi le aziende devono affrontare riguarda la fidelizzazione dei propri dipendenti, soprattutto quando si tratta di figure strategiche per l’azienda o talenti promettenti.
L’employer branding, infatti, non ha l’unico obiettivo di attrarre nuovi talenti ma mira anche a trattenere e fidelizzare le risorse migliori che l’azienda già possiede.
Implementare percorsi di talent management e valorizzazione delle risorse umane rappresenta una leva strategica fondamentale ma restano strumenti “nascosti” se non correttamente comunicati e valorizzati.
Assolombarda Servizi supporta le proprie aziende nell’analisi della propria reputazione aziendale, nell’individuare quali accorgimenti apportare per migliorare il proprio posizionamento e la propria brand identity per valorizzare quanto fatto internamente all’organizzazione, fidelizzando i dipendenti, e attrarre nuove risorse in linea con le proprie esigenze.
E’ possibile scaricare le slide della Tavola Rotonda Operativa “Attrarre, fidelizzare e far crescere le risorse: strategie e strumenti operativi” e rivedere il webinar.
di riferimento
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