Internal Compliance Program: strumenti strategici per l’internazionalizzazione delle aziende

Internal Compliance Program: strumenti strategici per l’internazionalizzazione delle aziende

In Italia sono stati resi obbligatori ICP (Internal Compliance Program) per il rilascio di alcune autorizzazioni per l’export di beni dual use.
Le imprese che operano nei mercati internazionali devono sempre più spesso affrontare nuove barriere commerciali, restrizioni, embarghi e rischi geopolitici. La complessità normativa da un lato, il proliferare di sanzioni economiche da un altro, sta comportando l’aumento dei rischi, da tenere attentamente in considerazione per impostare una corretta strategia d’internazionalizzazione.
Pensiamo al rischio di intrattenere rapporti commerciali con soggetti o entità inserite nelle blacklist (Usa, Ue, Onu e Uk), di esportare beni a duplice uso senza la necessaria autorizzazione, di favorire il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo o di paesi che violano i diritti umani.

Internal Compliance Program: supporto operativo per le imprese

Per poter valutare e gestire tali rischi, molto spesso non facilmente identificabili, oggi è fondamentale che le aziende adottino modelli organizzativi adeguati. Uno strumento efficace è l’adozione di Internal Compliance Program (ICP), ovvero procedure interne che garantiscono la conformità ai regimi sanzionatori e il presidio degli export control lungo supply chains sempre più globalizzate: controlli sulle transazioni commerciali e finanziarie, verifiche soggettive sui business partner, analisi oggettive sui prodotti da esportare, analisi di rischio Paese.

Assolombarda Servizi supporta le aziende nel definire Internal Compliance Program personalizzati in accordo con le specifiche esigenze di business e industriali. L’obiettivo è fornire uno strumento in grado di prevenire e gestire i rischi di export compliance, prevenire il rischio di sanzioni e danni reputazionali, ottimizzare i processi e le performance dell’export, anche attraverso l’utilizzo di innovative soluzioni digitali.

Internal Compliance Program e il monito delle autorità internazionali

Le stesse autorità internazionali incoraggiano le imprese ad adottare modelli organizzati di export compliance utili a prevenire e mitigare il rischio di sanzioni e danni reputazionali.

  • L’Office of Foreign Assets Control degli Stati Uniti, nel documento “Framework for OFAC Compliance Commitments”, incoraggia gli operatori americani e non americani (per il rispetto delle sanzioni secondarie) a dotarsi di Sanctions Compliance Programs (SCP).
  • In ambito europeo, linee guida per la creazione di Internal Compliance Program (ICP) sono state pubblicate dalla Commissione Europea in riferimento ai controlli sulla produzione e il commercio dei prodotti dual use (Raccomandazione 2019/1938).
Beni a duplice uso: l’obbligo di ICP per determinate autorizzazioni

Il nuovo Regolamento europeo sui beni a duplice uso (Regolamento n. 821/2021) esorta esplicitamente gli esportatori a dotarsi di programmi interni conformità per valutare e gestire i rischi connessi all’export di beni duali.
Su questo aspetto l’UAMA – l’Autorità del Ministero degli Affari Esteri che si occupa di rilasciare le autorizzazioni per l’export di beni dual use – ha emanato due circolari in cui rende obbligatoria l’adozione di un Internal Compliance Program per le società esportatrici che intendono ottenere determinate autorizzazionifacilitate”, previste in specifiche casistiche e che semplificano l’iter burocratico delle aziende.
Si tratta nello specifico dell’Autorizzazione Generale dell’UE EU 007 (per l’esportazione intragruppo societario di software e di tecnologia) e dell’Autorizzazione globale Grandi Progetti (per prodotti riconducibili ad uno specifico impianto o progetto). 

Il servizio di primo orientamento è integrato con la consulenza del Desk Dogane di Assolombarda, riservato alle imprese associate.

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Elisa Cocolicchio
Service Manager Internazionalizzazione

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