La firma digitale - processi più veloci e più sicuri
Dal primo luglio 2016, grazie al regolamento eIDAS (Regolamento UE n° 910/2014 Eidas – electronic IDentification Authentication and Signature), è possibile scambiare documenti firmati digitalmente in tutti i paesi dell’UE.
Obiettivo del regolamento: stimolare le transazioni in Europa fornendo una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e PA.
Risultati sperati? Aumento della sicurezza e maggiore efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di e-business e commercio elettronico tra gli stati membri.
La firma digitale è l’equivalente elettronico della tradizionale firma cartacea.
Oltre a dare valore legale ad un documento di natura “elettronica”, la firma digitale permette di verificare l’identità del firmatario, la provenienza del documento e di sapere chi e quando ne ha modificato le informazioni contenute.
Questo consente di monitorare tutti i passaggi che il documento attraversa ed essere maggiormente tutelati dal rischio di eventuali truffe.
Possono ottenere una firma digitale tutti i cittadini, le amministratori e i dipendenti di Società e Pubbliche Amministrazioni.
Per farlo è necessario rivolgersi ai certificatori accreditati, soggetti autorizzati da AgID al rilascio di dispositivi per la firma digitale dei documenti informatici, che garantiscono l’identità dei soggetti che utilizzano la firma digitale attraverso un processo di riconoscimento.
La firma elettronica non è la firma digitale
Per firma elettronica si intende “L’insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati elettronici, utilizzati come metodo di identificazione informatica”.
Qualche esempio? Il vari PIN delle carte bancomat oppure i Nomi Utente e Psw.
La firma digitale è una sorta di firma elettronica avanzata, basata su un sistema a chiavi crittografiche asimmetriche: una pubblica (per il destinatario) ed una privata (del titolare), correlate tra loro.
E’ possibile in questo modo verificare la provenienza e l’integrità del documento informatico sottoscritto digitalmente.
Lo strumento deve essere associato ad un certificato digitale rilasciato da un soggetto con specifiche capacità professionali garantite dallo Stato e creato mediante un dispositivo con elevate caratteristiche di sicurezza, che solitamente è una smart card o un token USB.
La differenza più importante in sostanza? La firma digitale è equivalente a una sottoscrizione autografa, le altre firme potrebbero non esserlo.
Fino a poco tempo fa c’era diffidenza rispetto all’uso di questo strumento e timore di non avere le necessarie competenze digitali. I miglioramenti dell’usabilità hanno avvicinato gli strumenti di firma digitale anche a tutte le piccole realtà imprenditoriali, dove la gestione dei processi non ha avuto una particolare connotazione digitale. Inoltre, la normativa italiana la rende indispensabile per lavorare con la Pubblica Amministrazione.
L’evoluzione della firma digitale: la firma grafometrica
La firma grafometrica consiste nel siglare un documento attraverso un gesto manuale analogo alla firma autografa su carta, ma effettuato sulla superficie di un dispositivo tecnologico che acquisisce il movimento attraverso una penna elettronica.
Lo strumento acquisisce i dati e li associa univocamente al documento che deve essere sottoscritto, cifrandoli per renderli inaccessibili e non utilizzabili in altri documenti.
La dematerializzazione del cartaceo
La firma digitale è parte integrante di un più ampio contesto che, in questi anni di digitalizzazione di tutti i processi, sta prendendo piede: la dematerializzazione.
La dematerializzazione è un processo di innovazione tecnologica che prevede la conversione di qualunque documento cartaceo in un adeguato formato digitale. Possono essere dematerializzati documenti come note spese, libri giornale, contratti con fornitori… Questo processo permette un effettivo risparmio di costi e di spazi, per lavorare più efficacemente aumentando la produttività individuale e aziendale.
Inoltre, la dematerializzazione è importante per tutti i soggetti che si trovano ad operare con la Pubblica Amministrazione, che sta progressivamente aumentando la gestione informatizzata dei propri documenti e ha l’obbligo legislativo di fatturazione elettronica con i propri fornitori.
Come scegliere
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