Welfare e familiari beneficiari: quali cambiamenti?

24-01-2025
Welfare e familiari beneficiari: quali cambiamenti?

Il welfare aziendale è sempre stata un’iniziativa a beneficio, per alcune misure, anche o soltanto dei familiari del dipendente; la specifica su quali fossero i familiari destinatari delle misure di welfare è contenuta nell’art.12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).

La Legge di Bilancio 2025, nell’articolo 1 comma 11, ha apportato modifiche alle detrazioni per familiari a carico (art. 12, co. 1, lett. d), del TUIR) che producono effetti anche sul welfare aziendale, visto il rinvio diretto dalle disposizioni dell’art. 51 all’art. 12 del TUIR.

Welfare aziendale e legge di bilancio: i familiari

Più in particolare, i “familiari” sono ora definiti come ciascun ascendente del contribuente e non più come i parenti del contribuente nell’art. 12 del TUIR, che richiamava a sua volta l’art. 433 del Codice Civile.

Ne consegue che rimangono nell’elenco dei beneficiari:

  • Il coniuge
  • le parti delle unioni civili (ai sensi dell’art. 1, comma 20, della cd. “Legge Cirinnà”)
  • I figli (naturali, adottivi, affidati o affiliati)
  • I genitori

A questi, dal periodo di imposta 2025, si aggiungono:

  • I nonni (ma anche i bisnonni e in generale tutti i parenti ascendenti in linea retta per filiazione)

Al contrario, dall’elenco dei beneficiari sarà necessario eliminare fratelli e sorelle, generi e nuore, suoceri e suocere, in quanto non sono ascendenti del dipendente. Qualora presente, sarà anche opportuno eliminare il riferimento ai nipoti, poiché discendenti del dipendente.

Questa disposizione riduce il numero di familiari beneficiari, focalizzandosi sui legami più stretti e sugli ascendenti diretti.

Si ricorda che per beneficiare delle misure di welfare non è necessario che i familiari siano anche conviventi o fiscalmente a carico del lavoratore, a meno che la misura specifica non lo preveda; ad oggi, solo per gli abbonamenti per il trasporto pubblico è necessario che i familiari risultino fiscalmente a carico.

Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio, pur riducendo la platea di beneficiari, garantiscono comunque flessibilità al piano welfare: non ci sono infatti requisiti legati alla convivenza, all’età o al reddito e continua ad offrire ampie opportunità di supporto economico ai familiari più stretti, garantendo un equilibrio tra benefici fiscali ed esigenze dei lavoratori e della loro famiglia.

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