Whistleblowing: obblighi e sanzioni

19-06-2024
Whistleblowing: obblighi e sanzioni

L’entrata in vigore nel marzo 2023 del D.Lgs. 24/2023 sul Whistleblowing riguardante la protezione dei “Whistleblowers” – ossia delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato – ha comportato la necessità di adeguamento per alcuni soggetti dal 15 luglio 2023 e per altri dal 17 dicembre scorso.

Whistleblowing: quali sanzioni per chi non rispetta l’obbligo?

Ricordiamo, tuttavia, che permane l’obbligo di adeguamento alla normativa sul whistleblowing, pena l’irrogazione di sanzioni, per i seguenti soggetti:

  • soggetti pubblici (amministrazioni pubbliche, autorità amministrative indipendenti, enti pubblici economici, concessionari di pubblico servizio, società a controllo pubblico, società in house, anche se quotate);
  • soggetti privati che, nell’ultimo anno*, hanno impiegato la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
  • soggetti privati attivi nei settori dei servizi, prodotti e mercati finanziari, prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, tutela dell’ambiente e sicurezza dei trasporti, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno 50 lavoratori subordinati;
  • soggetti del settore privato che hanno adottato Modelli di organizzazione ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di 50 lavoratori subordinati.

*Per il calcolo della media annua dei lavoratori fare riferimento al valore medio degli addetti al 31/12 dell’anno solare precedente a quello in corso, contenuto nelle visure camerali (occorre fare riferimento alla media annua dei lavoratori impiegati al 31 dicembre 2023). Per le imprese di nuova costituzione, considerare il valore medio calcolato nell’ultima visura.

Per ulteriori informazioni sulla normativa Whistleblowing consulta l’approfondimento a cura del Settore Fisco e Diritto di Impresa sul sito di Assolombarda disponibile a questo link (riferimento Avv. Elena Tiberio 02.58370731).

Whistleblowing: il supporto concreto per le aziende

Per supportare le imprese nell’adempimento degli obblighi previsti in tema di Whistleblowing, offriamo un servizio consulenziale che comprende:

  • supporto nell’impostazione del processo di segnalazione interna anche mediante valutazione di adeguatezza di eventuali applicativi/servizi forniti da soggetti terzi e delle misure tecniche e organizzative adottate per garantire la riservatezza
  • predisposizione della policy che regolamenta il processo e il funzionamento del canale di segnalazione interna
  • predisposizione della prescritta valutazione di impatto privacy, delle informative e degli incarichi/contratti con i soggetti coinvolti nel processo
  • erogazione di piani di formazione per il personale (e-learning e/o workshop).

Per i soggetti che già adottano modelli organizzativi ai sensi del D.lgs. 231/2001, le attività comprendono anche:

  • una Gap Analysis rispetto i processi di segnalazione già implementati rispetto alle prescrizioni della nuova normativa in analisi;
  • la conseguente integrazione ed adeguamento del modello organizzativo 231 alla nuova normativa.

Per tutti i soggetti obbligati, oltre all’attività consulenziale siamo in grado di fornire una piattaforma da utilizzare in azienda come canale di segnalazione interna e di gestione delle violazioni, conforme alla nuova legge italiana in materia di Whistleblowing e allineata alle linee guida ANAC e ai pareri del Garante della Privacy.

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Arianna Marchianò
Service Manager Formazione e Compliance

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